Oceano mare – Alessandro Baricco

  • Editore: Biblioteca universale Rizzoli
  • Genere: Romanzo
  • Anno di pubblicazione: 1993 prima ed.
  • Pagine: 227

“Oceano mare” è un libro poetico e profondo. Non ha una trama precisa, ma è come un accostamento di vite in un regno fantastico e in realtà molto reale. Tutti i personaggi sono accomunati dal richiamo del mare e dalla scelta della locanda Almayer per un soggiorno sulla riva dell’oceano.

Plasson è un pittore, intento a dipingere il mare. Tela bianca dopo tela bianca, sta dove l’acqua è bassa con grandi stivali. Guarda l’orizzonte e ogni tanto azzarda un velo di colore, ma lui è abituato a dipingere visi. Dove sono gli occhi dell’oceano?

Il professor Bartleboom scrive. Alterna lettere d’amore per una donna ancora sconosciuta a un’enciclopedia di infinito aggiornamento. Ed è lì, in riva al mare, a studiare dove esattamente finisca l’oceano per descriverlo nell’enciclopedia dei limiti che va delineando.
E poi c’è una donna con un nuovo amore nascosto, un uomo tormentato dal naufragio dal quale si è salvato, un prete alla ricerca della propria fede, una giovane ragazza pronta a mordere la vita.

La locanda Almayer è gestita da bambini. Se ne perde il conto tra le pagine, ed appaiono un po’ ovunque. Sui davanzali, dietro alle porte: sempre con la risposta giusta e la saggezza della semplicità, della naturalezza.

Baricco racconta dei vari personaggi e delle loro storie, culminando con un finale inaspettato. Il libro è di grande stimolo e, tra una storia e l’altra, dà proprio la sensazione delle onde che passano, del movimento ripetuto, dell’andare e del tornare. E del ritrovarsi.

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