Un altro mondo – James Baldwin

  • Editore: Universale Economica Feltrinelli
  • Genere: Romanzo
  • Anno di pubblicazione: 1962 prima ed.
  • Pagine: 362

Questo libro è una perfetta immagine del secondo Novecento a New York. Un’immagine nitida e chiara: neri e bianchi, scontro celato ma aperto e insidioso. E poi droga, omosessualità, il tradizionale che si scontra con la voglia di rompere, di cambiare. Insomma, è una fotografia di quei temi che fino a qualche decennio prima erano “segreti”, oppure considerati in tutt’altra maniera.

È un’epoca di cambiamenti e anche di povertà. Rufus, uomo nero con buona riuscita nel mondo del jazz, trova una nuova donna che lo fa innamorare: Leona. Le storie si intrecciano, ma si sommano anche le disperazioni di ciascuno e le violenze. La gelosia, l’invidia, la paura. Ed è così che dopo poco il libro continua la sua storia narrando soprattutto degli amici di Rufus, e non di Rufus. Amici diversi. Eric è un attore che ha vissuto gli ultimi anni a Parigi con il suo compagno Yves. È arrivato il momento per lui di tornare a New York… Troverà fortuna? Vivaldo, amico di Rufus, si innamora di Ida. La gelosia però lo divora. Cass e Richard, “perfetto” sogno familiare, vedono sgretolarsi le sicurezze di un tempo e appaiono i non detti, le frustrazioni…

Quel Rufus, che nelle prime pagine si trascina di bar in bar, ubriaco, è come se fossimo noi. Ci gira la testa, sbandiamo, e alla fine fermiamo tutto. Rufus non è che il protagonista e al contempo la chiave per entrare nelle vite dei suoi amici, tendere l’orecchio e far scorrere l’occhio tra le pagine.

Baldwin racconta bene i sentimenti del suo tempo, in questo libro dal sapore profondamente jazz.

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