Il giardiniere dell’anima – Clarissa Pinkola Estés

Casa editrice: Frassinelli


Genere: racconti brevi


Anno di prima pubblicazione: 1995


Numero di pagine: 102


Lo Zio disse che era una benedizione accogliere lo sconosciuto, ristorare il vagabondo, soprattutto il viaggiatore stanco. (…) la terra ha l’ospitalità di un anfitrione. Perché la terra è tanto paziente. Vedi? Prende il seme, l’erbaccia, l’albero, il fiore; prende la pioggia, la grandine, il fuoco. Consente di entrare e invita a entrare. È l’ospita perfetta.(…) Io compresi. I semi della terra, le creature del mondo, le stelle del firmamento e noi medesimi; tutti siamo i convitati di questo campo.


Questo libro si presenta come un insieme di tante fiabe, che appaiono racchiuse una nell’altra come matrioske. La stessa autrice le presenta in questa modo, raccontando brevi storie intrecciate tra loro e ricche di elementi fiabeschi: persone trasformate in personaggi (“lo Zio”), modi di narrare diversi e accostati (poesie, miti, storie, disegni) e piani paralleli di significato che regalano visioni profonde sul mondo.

La parte realistica che si pone da sfondo è quella dell’infanzia dell’autrice e dell’arrivo di uno Zio, ungherese, sopravvissuto alla guerra. Lo Zio raggiunge la famiglia negli Stati Uniti, portando con sè vari “silenzi” e la saggezza della terra, da buon giardiniere di terreni e osservatore del mondo. Il libro regala tanti spunti di riflessione e si legge in meno di un giorno.

    You may also like...

    Leave a Reply

    Your email address will not be published.