Il cervo e il bambino – Francesco Vidotto

  • Editore: Minerva
  • Genere:
  • Anno di prima pubblicazione: 2020
  • Pagine: 80

Questo è un piccolo libricino, nato per regalare – attraverso poche ma precise parole – grandi massime. Narra dell’incontro tra un bambino, emblema di “purezza” umana, e un cervo morente.

Ecco, io non ho trovato queste massime profonde. Anzi, ci ho trovato spesso generalizzazioni e luoghi comuni. Ogni capitoletto ne tratta una per volta: l’allevamento, l’educazione nell’infanzia, l’alimentazione, la caccia, il razzismo, ecc.

Alcune che mi hanno colpito sono:
– l’antitesi proposta dall’autore tra l’incapacità umana a prendersi cura di ogni singolo membro debole della sua specie, mentre il cervo racconta che in natura questo non accade. Mi vengono in mente molti esempi animali nei quali questo “valore” di protezione fraterna non è considerato;
– la purezza del bambino contrapposta alla “nebbia” dell’adulto. Il bambino è descritto come un soggetto sempre sincero, di buoni propositi. Trovo questa contrapposizione non veritiera. I bambini non nascono santi, gli adulti non sono mostri.

Insomma, ho apprezzato l’obiettivo del libro, il formato, la scelta del dialogo tra un bambino ed un cervo, la descrizione dei paesaggi. Non ne condivido però i messaggi.

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