Eredità – Vigdis Hjorth

Editore: Fazi Editore

Genere: Romanzo

Anno di prima pubblicazione: 2016

Numero di pagine: 374

La storia di questo libro si aggira intorno ad un tema chiaro sin dal titolo: l’eredità. Ereditare: oggetti, soldi, caratteristiche, modi di fare. Tutto questo si intreccia nella vita della protagonista, Bergljot, che tutto ad un tratto si trova richiamata nelle vicissitudini della famiglia di origine.

La sua famiglia è benestante, madre e padre coniugati e quattro figli: Bergljot, la maggiore, e poi Bard, Astrid e Asa. Ma Bergljot, già da ormai vent’anni, in questa famiglia ha deciso di non vivere più. Si sposa, ha dei figli, divorzia e vive con le sue fragilità così come con le sue forze, ad emblema di una persona che, oggi, potrebbe essere chiunque tra noi.

Avviene però un “patatrac”: i genitori di Bergljot, in particolare il padre, decidono di mettere ordine al testamento e alla spartizione dei beni. Il tema di scontro divengono le due case al mare, ben visibili in copertina, che vengono destinate alle sorelle minori a scapito di Bard e Bergljot, ai quali viene offerta una cifra compensatoria.

Si apre così il cuore del racconto, alternando capitoli sulla storia presente (le diatribe sulle case al mare, i contatti sporadici e tesi tra le sorelle e Bergljot,…) ad altri su avvenimenti passati, che celano un grande non-detto, o meglio, non-riconosciuto. Insomma, qualcosa che Bergljot, con fatica, denuncia ripetutamente ma che la sua famiglia pare non sentire e quindi riconoscere.

La scrittura è asciutta, lineare, decisa. Il libro scorre veloce. La trama interessante e molto attuale.