La carta più alta – Marco Malvaldi
- Editore: Sellerio
- Genere: Giallo
- Anno di pubblicazione: 2012 prima ed.
- Pagine: 163
Nuovo capitolo della saga del Barlume, “La carta più alta” si inserisce tra i lavori di Malvaldi. Il protagonista è sempre il barrista Massimo Viviani, che questa volta trascorre, però, gran parte della storia su di un letto di ospedale e non dietro al bancone del bar. Nonostante il cambio di scenario, le doti si riconfermano essere le stesse: intuito e sagacia. La cricca di vecchietti che anima le giornate del barrista non manca di certo e trasferisce molte delle sue partite a carte direttamente sul letto di Massimo.
Tutto inizia da un’offerta che riceve Aldo, cliente assiduo del bar ed amico di Massimo, per riaprire il suo ristorante in un complesso della zona. Si dà avvio quindi ad “un’indagine interna al bar” che valuti l’affidabilità del proprietario del complesso ed emergono fatti non molto chiari. Senza volerlo, Massimo scatena l’interesse del commissario Fusco alla faccenda che ne apre un’indagine vera e propria. Ed è così che, a vent’anni dagli avvenimenti, appare in modo evidente un omicidio che – all’epoca dei fatti – era stato registrato come morte naturale, anche se ben sospetta. Così sospetta, da essere seguita dal suicidio del medico a quel tempo responsabile del malato…
“La carta più alta” è un altro bel libro di Malvaldi. Il finale è parecchio fantasioso, affascinante ma lontano dal poter essere compreso in anticipo. Quindi, la sorpresa è assicurata!