Antonio Tabucchi – Piccoli equivoci senza importanza

  • Editore: Feltrinelli
  • Anno di pubblicazione: 1985 (1° edizione)
  • Pagine: 150
  • Prezzo di copertina: 6,50 €
  • Genere: Racconto breve

“Piccoli equivoci senza importanza” è una raccolta di undici racconti. Ognuno di essi è scollegato dal precedente per quanto concerne la trama, anche se parlare di trama è ben difficile poiché tutti i racconti non vogliono che darci uno squarcio di narrazione. I racconti infatti hanno tutti uno stile di scrittura dinamico e “offuscato”, che salta dal passato al presente, che non fornisce i particolare delle vicende. La scrittura è molto vicina al linguaggio parlato e ricca, in particolare in alcuni racconti come “Rebus”, di riferimenti a personaggi, luoghi e opere note. I racconti quindi si ancorano bene a una cultura e una conoscenza presente e concreta, dando dei riferimenti al lettore.

Ogni racconto ha dei personaggi diversi che però esprimono tutti riflessioni sulla vita, sull’accadimento incontrollabile degli eventi. L’autore prova attraverso i suoi personaggi a porre anche delle definizioni di vita (è un appuntamento di cui non si sa il luogo né l’ora…, ecc.) cercando di rendere evidente come non sia possibile essere “padroni di ciò che ci accade”.
Ciò che mi è rimasto impresso dopo queste letture è il bisogno di imparare a vivere gli istanti della vita come vengono, imparare soprattutto a non farsi cogliere impreparati da tutti quegli eventi che ci accadono inesorabilmente  e ripetutamente, senza poterli prevedere.

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